Mistero2012

il KIBALION

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Enheduanna
view post Posted on 7/7/2011, 19:42




La “summa” dell'Ermetismo è racchiusa in un singolare libro, pubblicato anonimamente un secolo fa, che racchiude in principi occulti del nostro Universo...

Se state leggendo queste parole, c'è un preciso motivo. Infatti la prima legge non scritta che aleggia attorno al Kybalion afferma che se ne avete avuto notizia, vuol dire che il vostro animo si è evoluto a tal punto da “meritare” di conoscere i principi filosofico-ermetici contenuti al suo interno. Ed è quello che è accaduto a me: nonostante le centinaia di testi ermetici che ho letto nel corso della mia vita, nonostante la cultura e l'erudizione che molti mi riconoscono, ammetto in tutta onestà di non aver mai sentito nominare di questo libro fino a pochi mesi fa. Ed è strano, perché comunque è un libro ristampato più e più volte nel corso dei suoi cento anni di vita, anche in molte pregevoli edizioni italiane. Eppure, lo confesso, mai questo nome singolare mi è capitato all'occhio negli scaffali delle librerie, mai ne ho letto il titolo nei cataloghi on-line delle case editrici: eppure sono lì, da decenni quasi... Credo che ci sia una sorta di “nebbia” che aleggia intorno questo testo, un po' come il castello del Graal che Perceval non riesce a vedere (mentre la sua dama, la sua amata, gli dice: “Ma è qui davanti a te! Come fai a non scorgerlo?”). Questo perché ci sono temi che non è possibile cogliere se non a un certo punto del proprio percorso, della propria evoluzione interiore. Ma poiché i tempi del cambiamento sono giunti, credo e spero che questo mio articolo possa servire a divulgare i principi ermetici che, elaborati dal Rinascimento, trovano nella Scienza e nelle sue scoperte astrofisiche molte conferme. Il Kybalion fu pubblicato a Chicago nel Dicembre 1908 da uno o più autori nascosti dietro lo pseudonimo "I tre iniziati": indagini successive stabilirono che con ogni probabilità il redattore del testo fosse l’avvocato William Walker Atkinson, il proprietario della "Yogi Publication Society of Chicago", la casa editrice che lo stampò. Atkinson era un appassionato esoterista conosciuto in ambienti del settore con lo pseudonimo di Magus Incognito e come Yogi Ramacharaka.
Studioso di metafisica e filosofie orientali, Atkinson ebbe il merito in un America fortemente cristiana e poco acculturata di diffondere principi sacri ancestrali divulgando in modo semplice ed efficace, secondo il pragmatismo tipicamente statunitense che puntava alla comprensione del grande pubblico rispetto all'insopportabile atteggiamento da messia settario di tanti, troppi esoteristi italiani anche attuali. Oltre ad Atkinson si suppose che il secondo autore del Kybalion fosse Paul Foster Case, musicista e studioso della simbologia dei tarocchi, mentre la “terza iniziata” era probabilmente la scrittrice teosofica Mabel Collins. Partendo come detto da un approccio divulgativo e facilmente comprensibile al pubblico, il Kybalion affronta in modo innovativo tematiche astruse e complesse che si ritiene, secondo la leggenda, scritte e tramandate dallo stesso Ermete Trismegisto. Questa figura, elaborata durante l'Ellenismo ad Alessandria d'Egitto, contiene nel suo nome il riferimento al Dio Hermes, il Mercurio greco: Trismegisto significa “tre volte grande”. Ma chiunque conosca la mitologia ellenistica sa bene che questa divinità non ha nulla in comune col il Messaggero degli Dei, bensì con il Dio egizio della Sapienza, della Scrittura e delle leggi naturali: Thot, il Dio dalla testa di ibis, talvolta raffigurato in forma di babbuino, rappresenta il custode dell'ordine naturale ed è a lui in assoluto a cui si fa riferimento quando si nomina Ermete Trismegisto. Che detto in parole semplici significa una continuità tra il sapere egizio, che risale alla notte dei tempi, e quello greco-romano poi trasmesso nel Rinascimento alla cultura italiana, che lo renderà parte integrante delle nostre concezioni filosofiche moderne. Naturalmente non crediamo sia stato un Dio umanizzato a dettare questi principi, ma la sua energia ispiratrice, la coscienza cosmica che dimostra sempre di avere un'intelligenza e una compassione incredibili che ci consente di comprendere e percepire le verità universali.

Infatti, Clemente di Alessandria riteneva che gli scritti sacri di Ermete fossero quarantadue e contenessero il nucleo degli insegnamenti formativi degli antichi sacerdoti faraonici e guarda caso i “Comandamenti di Maat”, che rappresentavano la base dei comportamenti etici degli egiziani, erano appunto quarantadue. Oltre a questo nucleo, lo scrittore Giamblico attribuiva a Thot-Ermete decine di migliaia di opere anteriori a Pitagora e Socrate, che avrebbero anzi tratto ispirazione da esse per la loro filosofia. Nei dialoghi Timeo e Crizia lo stesso Platone riferisce che nel tempio di Neith a Sais vi fossero stanze segrete contenenti registrazioni storiche antiche di novemila anni. Secondo Cirillo di Alessandria e Marsilio Ficino, Platone avrebbe perciò attinto a una sapienza antica risalente all'epoca pre-diluviana. L'origine egiziana delle dottrine ermetiche è stata poi ribadita da alcuni studiosi odierni come Martin Bernal, nel suo bellissimo libro “Black Athena”. Ciò che sopravvisse a distruzioni di biblioteche, roghi di libri da parte dell'Inquisizione o del tiranno infame di turno sono solo alcune porzioni di testo, una recuperata nel 1945 tra i papiri di Nag-Hammadi e un'altra invece miracolosamente scampata alla censura cristiana e “spuntato” fuori nel cuore dell'Impero Bizantino nel 1050. Il testo come lo conosciamo oggi si ritiene risalga al periodo “occultista”, una passione per tutto ciò che era esoterico che investì l'Impero Romano d'Oriente negli anni successivi all'arrivo del nuovo millennio. In questo contesto in cui accanto all'ortodossia più integralista fiorivano autori greci e arabi, uno studioso bizantino, Michele Psello, trovò in un convento questo testo in greco, denominato “Corpus Hermeticum” sia pure pare che fosse scritto in greco (e dunque non aveva un titolo in latino). Come insegnante di filosofia, storia, teologia e come potente funzionario statale, Psello non ebbe problemi a comprendere il senso del contenuto di quel manoscritto e lo fece trascrivere in più copie, sia pure censurando gli elementi magici e alchemici, e rendendo il Corpus più accettabile per la Chiesa ortodossa. L'esistenza del “Corpus Hermeticum” fu tenuta nascosta all'Occidente, così come quella di altri testi antichi ancora sconosciuti o considerati perduti come il Timeo di Platone. Della sua esistenza si seppe in occasione del Concilio ecumenico che avrebbe dovuto sanare lo Scisma d'Oriente, tenutosi a Firenze nel 1438 con il patrocinio di Cosimo de' Medici. L'imperatore Giovanni VIII di Bisanzio e il patriarca di Costantinopoli Gennadio II arrivarono infatti in Italia con un seguito di quasi mille tra accademici, teologi e filosofi. Appresa l'esistenza di questo testo, Cosimo fece carte false per averne una copia e finalmente nel 1460 riuscì ad avere la copia originale non censurata appartenuta a Michele Psello attraverso il monaco Leonardo da Pistoia che l'aveva scoperta poco tempo prima in uno sperduto monastero della Macedonia. Cosimo incaricò Marsilio Ficino di interrompere subito la traduzione di un libro di Platone per tradurre il testo in latino: Ficino finì il lavoro nell'aprile del 1463 in tempo per consentire a Cosimo di basare tutta la nuova filosofia umanistica su questi principi ermetici e si può dire senza ombra di dubbio che le basi filosofiche del Rinascimento si devono a questa nuova-vecchia visione del mondo circostante, così distante dalle fredde concezioni teologiche tipiche del Cristianesimo medievale. Nel corso degli anni però l'atteggiamento della società europea, all'inizio così entusiasta dei questa novità, mutò radicalmente. La Controriforma portò nuovamente a roghi dell'opera, che rischiò di scomparire per la seconda volta e che solo in ambiti libertari, come in Inghilterra, poté trovare studiosi che continuarono a leggerlo e ad apprezzarlo.

...continua.....

Edited by Enheduanna - 7/7/2011, 21:08
 
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Enheduanna
view post Posted on 7/7/2011, 20:08




...segue...
E' il caso di scienziati come Isaac Newton o del filosofo liberale Herbert Spencer, che si basò sui principi ermetici per elaborare una Teoria Naturale che sosteneva tra gli altri l'evoluzionismo darwiniano. Spencer morì nel 1903, cinque anni prima della pubblicazione del Kybalion e in esso è possibile rinvenire moltissimi punti in comune con le sue opere: anzi nel testo si afferma che Spencer era la reincarnazione del filosofo greco Eraclito, a sottolinearne la discendenza del pensiero.
Giungiamo così al nostro testo, che trae il nome dalla Dea Cibele: una raccolta di massime, assiomi, citazioni in termini velati e spiegati in modo tale che possano esserne compresi gli insegnamenti fondamentali, senza svelarne il significato profondo la cui comprensione è delegata all'evoluzione personale di ognuno di noi. L'argomento centrale dell'opera è la "trasmutazione mentale", ovvero l'arte di modificare e trasformare i propri stati mentali da inferiori e materialistici a superiori ed evoluti. Il Kybalion quindi rappresenta solo un punto di partenza, un “bigino” verso approfondimenti che sarà compito nostro perseguire. Al suo interno vi sono sette principi ermetici, come sette sono i principi della verità (“colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio”): il principio del mentalismo; il principio della corrispondenza; il principio della vibrazione; il principio della polarità; il principio del ritmo; il principio di causa ed effetto; il principio del genere.

A ciascun principio viene dedicato un capitolo del libro.

. Principio del mentalismo: “tutto è mente”, l'universo è intelligente, è stato creato per un motivo, ogni cosa ha una ragione, il caso non è altro che un imperscrutabile piano del destino che a noi sfugge e che ci fa apparire le cose slegate tra loro, mentre esiste una sottile rete che le unisce indissolubilmente. Da questo principio discendono tutti gli altri.
.Principio di corrispondenza: c'è una corrispondenza tra i fenomeni dei vari piani di esistenza, il principio del “come in alto così in basso” è una dato di fatto esperibile a tutti i livelli (e così come un pianeta gira attorno al sole un elettrone orbita attorno a un protone a livello subatomico).
.Principio di vibrazione: niente è fermo, tutto è in movimento e in vibrazione e anche questo trova conferme con il concetto di Zero Assoluto. Questa temperatura, pari a -273° C, rappresenta il minimo assoluto oltre al quale non si può andare; tuttavia non esiste, perchè in tutto l'universo, anche la parte più remota, esiste una traccia della “radiazione fossile” che ha avuto origine con il Big-Bang e che quindi lo rende più “caldo”, sia pure di due soli gradi, rispetto al Freddo Totale. Ma se il freddo è stasi, dunque morte, assenza di vita, allora il caldo rappresenta la vita e dunque ciò che vibra a livello più alto, è più energetico e ha un maggiore valore evolutivo rispetto a un corpo che lo fa a una frequenza inferiore.
.Principio di polarità: tutto è duale, tutto ha due poli, ogni cosa ha il suo opposto. Questa visione, così vicina alla filosofia del greco Eraclito, ha la conseguenza che ogni aspetto della realtà ha due facce: la verità non è mai assoluta, i principi non sono mai dogmi immutabili (come invece accade nel Cristianesimo) perché tutto ciò che viene considerato vero può anche essere il suo opposto, o meglio contiene in sé il suo opposto. Un politico non sarà mai dunque coerente con la sua posizione politica, una legge naturale potrà avere delle eccezioni che la confermano e in generale dove c'è un protagonista ci deve essere sempre un antagonista, al pari delle corde di una lira che vengono sostenute dai due bracci dello strumento in opposizione tra loro: dal loro scontro si genera l'armonia del suono.
.Principio di ritmo: in ogni cosa c'è un movimento simile a quello di un pendolo. L'esistenza del Principio di Polarità implica che non vi sia mai il predominio di un opposto sull'altro, ma anzi vi sia un'alternanza statisticamente uguale tra i due. Se si lancia una moneta dieci volte, è possibile che esca 7 volte testa e 3 croce; ma se la si lancia 10mila volte, la statistica dirà che circa 5000 volte uscirà testa e altrettante croce. Questo ha pesanti implicazioni in tutto quello che viene connesso alla c.d. Teoria del Caos: il gioco d'azzardo, ma anche le elezioni politiche, lo sport, una guerra, vedrà sempre l'applicazione di questo principio.
.Principio di causa ed effetto: c'è una causa per ogni effetto e un effetto per ogni causa. Il caso non esiste, è solo il nome che si dà a cause non percepibili. Se tutto è mente, se ogni cosa è legata ad un'altra, ogni situazione dipende dall'evolversi di un'altra antecedente e tutto è spiegabile in termini di queste relazioni invisibili agli occhi ma che operano un livello di consapevolezza superiore a quella che possiamo avere noi semplici esseri umani. Quando si è vittima di un incidente spesso si è convinti di aver subito un insulto dalla vita, che è sempre difficile e amara. Ma una volta che comprendiamo che c'è un motivo per tutto e che la sfortuna non esiste, possiamo seguire la corrente che ci indica il destino per perseguire il nostro obiettivo dettato dalla mente universale, sapendo che prima o poi l'equilibrio ci porterà occasioni favorevoli.
.Principio di genere: in ogni persona esistono un genere mentale maschile e uno femminile . Questo concetto non ha a che fare con il genere sessuale e non riguarda nemmeno l'orientamento sessuale: concerne il nostro atteggiamento interiore e questo a prescindere dalla nostra condizione anagrafica. Vi possono essere donne con un principio mentale prevalentemente maschile e uomini con uno prevalentemente femminile e solitamente quando sono estremizzate queste divergenze rispetto al proprio sesso di nascita implicano una condizione di omosessualità o transessualismo che dunque ha un'origine oggettiva e naturale e non implica una scelta da parte della persona in questione. Il genere maschile è mentalmente attivo, proiettato verso l'esterno, e la sua parola chiave è "Volontà". Il genere femminile è ricettivo, creativo, generatore di pensieri e idee, e la sua parola chiave è "Immaginazione". I due generi devono essere in equilibrio: il genere mentale maschile ha la tendenza ad un'azione indiscriminata basata su un pensiero impulsivo e immediato e tende al caos se non è bilanciato dal principio femminile. La riprova è costituita dagli eccessi compiuti in tutte quelle società patriarcali estremizzate, che fanno del predominio e della violenza le loro prerogative. Nessuno si stupisce del caos presente nelle azioni dei soldati nazisti, che storicamente sono una delle istituzioni più lontane dal Femminino mai esistite. Ma vale anche il senso opposto: il femminile, se non bilanciato dal maschile, tende alla stasi, alla depressione, alla passività imbelle. Non genera creatività, ma solo passiva ostentazione del passato. Solo se il genere mentale maschile e quello femminile si uniscono e danno il proprio contributo possono generare un'azione positiva, razionale ma al tempo stessa creativa. Questa situazione si sviluppa al nostro interno e Carl Gustav Jung la denominava differenza tra Anima e Animus. Solo se troviamo un equilibrio tra questi due opposti possiamo compiere azioni costruttive: un concetto analogo a quello del “Bafometto interiore” concepito da gnostici e Templari nel Medioevo, a riprova dell'origine alessandrina di questi testi ermetici.
Il compito degli uomini, secondo il Kybalion, è quello di vivere facendo uso delle leggi dell’universo per innalzarsi da uno stadio più basso ad uno più alto, di vivere e di agire secondo le capacità di ognuno ma con lo scopo ultimo di raggiungere gli ideali più elevati. Il vero significato della vita non è comprensibile se non a pochi eletti che raggiungono una consapevolezza universale estrema, ma se si riesce a vivere secondo le aspirazioni di ciascuno, in armonia con l’Universo, nonostante gli ostacoli che si trovano ogni giorno lungo la nostra strada, non si è distanti da questa consapevolezza.
Quelli del Kybalion sono principi semplici, delle basi atte a prendere coscienza di una situazione universale e oggettiva: servono a mostrarci una strada intrapresa dalle migliori menti e anime della nostra storia. Continuare su quella strada, camminarci è compito nostro. Ecco spiegato il senso della nostra introduzione. Come dice efficacemente un sito ermetista, “...secondo la dottrina ermetica, il Kybalion attirerà l’attenzione di coloro che sono pronti a riceverne gli insegnamenti. Quando l’allievo, sarà pronto a ricevere la verità, il libretto arriverà a lui spontaneamente. Il principio di causa ed effetto, nel suo aspetto di legge d’attrazione, metterà in contatto labbra ed orecchie e porrà il discente in compagnia del libro. Questa è la legge”.

www.satorws.com/Kybalion.htm

Edited by Enheduanna - 7/7/2011, 21:39
 
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